fotonicchie #8
ALBUM JUSSIG

idea e realizzazione:
Roberto Del Grande, Alvaro Petricig

18x15
112 pagine
breve testo bilingue italiano/sloveno
tiratura 300 copie
edito in collaborazione con:
Circolo di cultura Ivan Trinko
2015

Le fotografie che presentiamo in questo Album sono solo una delle possibili serie che possono scaturire dall’osservazione di un corpus di immagini, in questo caso quello conservato dalla famiglia Jussig di Azzida (San Pietro al Natisone). La raccolta è composta da un numero cospicuo di fotografie (560 negativi in pellicola di diverso formato) scattate lungo un arco di tempo che va dagli anni della prima guerra mondiale fino agli inizi degli anni sessanta.
La nostra intenzione è quella di evocare, in modo quasi rabdomantico, al di là del luogo e del tempo specifici cui le fotografie si riferiscono, i ricordi e la storia comune di molti, ad Azzida come altrove: il volto sfuocato di parenti lontani dei quali si è dimenticato anche il nome, l’infanzia, un viaggio per mare, gli animali di casa, le lunghe giornate estive trascorse nei cortili e al fiume, le prime schermaglie amorose adolescenziali...
Certe fotografie non rispondono ai canoni che la fotografia stessa ha definiti; sono sfasamenti generati spontaneamente da fotografi sfortunati o disattenti: errori, sfocature, sovraesposizioni, esposizioni multiple. I vuoti, i buchi neri, le parti invisibili di queste immagini aprono spazio all’immaginazione, ci permettono di liberare la nostra visione.


Fare una fotografia significa partecipare della mortalità, della vulnerabilità e della mutabilità di un’altra persona (o di un’altra cosa). Ed è proprio isolando un determinato momento e congelandolo che tutte le fotografie attestano l’inesorabile azione dissolvente del tempo. (S. Sontag)

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