Dopo trentasei anni
finalmente disponibile in una nuova edizione!


Paolo Petricig
PER UN PUGNO DI TERRA SLAVA

a cura del Centro studi Nediža
La Libreria editrice, Cividale del Friuli
2024

14x21
168 pagine, con una documentazione fotografica fuori testo
17,00 euro

contatti:
lalibreriaboerpietro@gmail.com
0432 730090

 

«Non si è voluto fare qui tutta la storia della lotta di liberazione nella Benecia. Ci mancherebbe! Altri l’hanno fatta. Si è voluto qui invece ricordare, ragionandoci sopra senza particolari ortodossie ed interessi, quella lotta ed i suoi protagonisti. Si è voluto dire che le Valli del Natisone non sono rimaste fuori dalle grandi vicende storiche anche se in modo assolutamente imprevisto. Si è soprattutto voluto toccare una questione specifica: che questo nostro territorio ancora una volta è stato oggetto di gravi contese fra due paesi vicini e fra le massime potenze mondiali.»

Paolo Petricig





Con la mostra La scuola di Paolo si è voluto focalizzare l’attenzione sulla figura di Paolo Petricig – maestro ed educatore eccezionale, fondatore della scuola bilingue di San Pietro al Natisone – e sulla sua pluridecennale attività pedagogica svolta fuori e dentro all’istituzione scolastica. Un percorso attraverso documenti, fotografie e materiali d’archivio, anche inediti e privati, che va dalle prime originali esperienze didattiche nelle scuole elementari di Cepletischis (dal 1951 al 1965) ed Ipplis (dal 1965 al 1969), all’insegnamento di educazione artistica nelle scuole medie di Buttrio e di Cividale; dalle attività extrascolastiche per bambini e ragazzi organizzate dal Centro studi Nediža negli anni settanta, alla realizzazione della scuola bilingue di San Pietro, avviata nel 1984, scuola che quest’anno celebra il suo quarantesimo anniversario.
Oggi l’Istituto comprensivo con lingua d’insegnamento bilingue italiano-sloveno di San Pietro al Natisone porta il nome del suo fondatore, Paolo Petricig.

maggiori informazioni





Dopo la mostra, anche il libro!


RIBA FARONIKA
La Slavia e i terremoti del 1976

«Ma io penso che ogni persona, se andiamo ad analizzare, ha un libro da scrivere.
Ognuno di noi ha le proprie avventure, le proprie disavventure».

Gabriele Tropina, Azzida / Ažla





Qu'est devenue la photo amateur?

André Gunthert e Michele Smargiassi
9 novembre 2018, 9.45 – 13.
Auditorium del Museo Revoltella, Trieste

“Non esiste un solo regime di verità fotografica, ne esistono tanti quanti sono i contesti di utilizzo e le singole pratiche fotografiche”. Questo, con le parole di Michele Smargiassi, è uno dei principi del lavoro di André Gunthert nei suoi studi sulla fotografia, di cui parlerà venerdì 9 novembre 2018 a partire dalle ore 9.45 a Trieste, presso il Museo Revoltella
 
André Gunthert, docente dell’École des hautes études en sciences sociales a Marsiglia, studioso di livello internazionale nell’ambito della cultura visuale e della fotografia, è autore del volume L’Immagine condivisa. La fotografia digitale, edito in Italia da Contrasto nel 2016. Tra le sue numerose pubblicazioni, questo studio affronta gli snodi dell’uso comunicativo, di scambio anche in senso emotivo, che la natura digitale offre all’immagine fotografica. Grazie alle sue conoscenze Gunthert propone l’analisi che il nostro tempo richiede sull’uso dell’immagine smaterializzata, connessa e condivisa.
A conclusione del suo intervento, a partire dalle 12 circa, Gunthert approfondirà alcuni aspetti delle sue ricerche in dialogo con Michele Smargiassi, noto giornalista di «Repubblica» e autore del fortunato blog Fotocrazia.

L’iniziativa è organizzata dall’ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine (LIDA-Laboratorio Informatico per la Documentazione Storico Artistica/ Fototeca).
L’evento è ideato dalla Rete delle fototeche e degli archivi fotografici del Friuli Venezia Giulia (di cui come Nediža facciamo parte) e viene ospitato dai Musei Civici di Trieste nell'ambito della V edizione del Trieste Photo Days Festival, come momento rivolto ad un pubblico quanto più ampio possibile. 
 
La giornata sarà occasione per presentare le attività didattiche e di formazione per gli operatori del settore che verranno organizzate dall’ERPAC con l’Università degli Studi di Udine nella primavera del 2019 a prosecuzione delle iniziative Le Fototeche. Archivi per la Storia dell’arte e Dietro la fotografia: dalla catalogazione alla fruizione realizzate tra il 2017 e il 2018.
 
Durante l’intera mattinata sarà attivo un servizio di traduzione.




«Sarebbe opportuno tenere distinti gli argomenti della politica da quelli della linguistica, perché questi di fronte ai primi diventerebbero accessori e strumentali.»

«Da noi è diverso: una volta sembrò che dovesse cadere il mondo perché un’osteria di Clodig aveva affisso l’insegna gostilna, parola ormai arcinota all’uso comune. Ma sarebbe bastata la scritta oštarija (prestito italiano) per mettere in marcia gli eserciti del “Tricolore”. Niente guerre, invece, per il pub, per il tea-room, lo snack-bar o il sex-shop e tutto il resto.»


Paolo Petricig
SCRITTURE


a cura di Alvaro Petricig
con una Piccola antologia di letteratura dialettale slovena contemporanea
a cura di Živa Gruden (prosa) e Michele Obit (poesia)

376 pagine




"Il profilo della Slavia [...] è indubbiamente quello di un complesso territoriale strutturato secondo le esigenze del suo ruolo storico quale cerniera di interscambio culturale ed economico tra la pianura friulana e l'area alpina slovena. Se in virtù di questi connotati storici, etnici, urbanistici la Slavia costituisce un "bene culturale" di valore eccezionale, non inferiore potrebbe apparire, in prospettiva, il suo valore di "bene funzionale" [...] È necessario intervenire per definire un progetto di rinascita della Slavia non attraverso la "invenzione" di un ruolo, ma semplicemente e naturalmente attraverso la restituzione del suo ruolo storico e geografico, purché nel frattempo non venga portata a compimento la distruzione delle sue risorse culturali e fisiche, attualmente in corso."
(V. Z. Simonitti, Il caso della Slavia, Quaderni friulani 7, giugno 1977)

 

VALENTINO ZACCARIA SIMONITTI
architetto e intellettuale di confine

serata dedicata a Valentino Z. Simonitti
venerdì 15 settembre 2017, San Pietro al Natisone

ore 17, atrio della scuola media Dante Alighieri
presentazione della ristampa del libro
Valentino Z. Simonitti, architetto e intellettuale di confine

di Renzo Rucli e Giovanni Vragnaz
a cura del Centro studi Nediža
edito con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Udine

interverranno:
gli autori
arch. Giovanni Corbellini
arch. Robert Potokar

segue cerimonia di intitolazione della via ex Centro studi
alla memoria di Valentino Z. Simonitti

ore 19, via Alpe Adria 52
inaugurazione della mostra dedicata all’opera di Simonitti

 

Con il contributo di:
Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Udine;
Fondazione Friuli;
Comuni di Drenchia, Grimacco, Lusevera, Prepotto, Pulfero, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Savogna, Stregna, Taipana
ISK - Inštitut za slovensko kulturo; Kulturno društvo Ivan Trinko; Glasbena matica, Špeter; Pro Loco Nediške doline; Associazione culturale “Insieme per Vernasso”.
Con il patrocinio della Provincia di Udine / Provincie di Udin.




BEL VEDERE
Percorsi nella fotografia di paesaggio

Gallerie del Progetto, Palazzo Morpurgo
Udine, Via Savorgnana, 12

dal 16 giugno al 16 luglio 2017
inaugurazione
16 luglio, ore 18.30
orari: sabato e domenica 16_19
ingresso gratuito

Venerdì 16 giugno, a Udine, presso le Gallerie del Progetto di Palazzo Morpurgo, alle 18.30, sarà inaugurata la mostra dedicata alla fotografia di paesaggio, proposta dalla “Rete regionale delle fototeche e degli archivi fotografici”, coordinamento sorto lo scorso anno dalla comune volontà di una serie di soggetti – dal CRAF di Spilimbergo al Consorzio Culturale del Monfalconese, dal Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine all’Associazione Italiana Biblioteche, da CarniaFotografia alle fototeche civiche di Trieste e Udine, dall'Ente Regionale Patrimonio Culturale (ERPAC) del Friuli Venezia Giulia al Centro studi Nediža di San Pietro al Natisone – di collaborare nei settori della conservazione, catalogazione, valorizzazione e promozione degli archivi.
Bel vedere. Percorsi nella fotografia di paesaggio, presentata a Udine con un nuovo allestimento e l’aggiunta di altri materiali, è il titolo del sequel della prima iniziativa, realizzata per Trieste e inaugurata nel dicembre scorso.
La mostra mette in scena una città costruita utilizzando le fotografie di paesaggio, prive di qualsivoglia gerarchia estetica, il cui vero cuore pulsante è costituito dagli archivi fotografici che offrono un punto di vista privilegiato sulla fotografia e su tutto quello che ha rappresentato e continua a rappresentare nella società contemporanea.
Questo insolito viaggio tra le immagini della nostra memoria, individuale e collettiva insieme, resterà aperto al pubblico fino al 16 luglio, proponendo fotografie – belle, meno belle, iconiche, stereotipate, dimenticate, storiche, manipolate, popolari, autoriali, ironiche... –  scelte dagli archivi aderenti alla “Rete” e qui presentate attribuendo loro un'ulteriore possibilità di lettura, nella pluralità degli approcci e degli esiti proposti.
I materiali della mostra, integrati da interventi di studiosi e di autori contemporanei, saranno raccolti in un libro che verrà presentato al pubblico nelle prossime settimane, prima della chiusura dell’esposizione.

iniziativa ideata e realizzata dalla Rete regionale delle fototeche e degli archivi fotografici
a cura dell'Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia Servizio catalogazione, formazione e ricerca
in collaborazione con i Civici Musei del Comune di Udine




in corso...

PAJEK IN VRAN – afriška zgodba
IL RAGNO E IL CORVO – una storia africana

Tutto ciò che è mio, lo porto con me. La valigia del profugo, questa “l’insegna” del progetto formativo, promosso dal Kinoatelje di Gorizia, al quale ha aderito come partner anche il Centro studi Nediža. Vi hanno partecipato i ragazzi di alcune scuole di Gorizia, Trieste, Doberdò e San Pietro al Natisone, coinvolti in una serie di incontri, proiezioni cinematografiche e workshop.
A partire da quanto accadde alla popolazione delle nostre zone un secolo fa, costretta alla profuganza dalla presenza del fronte dell’Isonzo e dalla disfatta di Caporetto, le attività del progetto hanno esteso la riflessione alle “nuove” immigrazioni che, in questi anni, stanno interessando il nostro paese e l’Europa intera. Un fenomeno che richiede attenti approfondimenti per tentare di essere compreso nelle sue complesse implicazioni, senza arrendersi ad isterismi, semplificazioni preconcette e paure quasi sempre immotivate.

Il progetto prevede, tra le altre iniziative, la realizzazione di quattro audiovisivi: ed è proprio con le attività laboratoriali cinematografiche svolte presso la Scuola media bilingue Paolo Petricig di San Pietro, che il Nediža ha concretizzato la propria partecipazione.

Il gruppo di lavoro, composto da ragazzi delle classi prima, seconda e terza – Alex, Andrea, Asia, Cristian, Daniel, Denis, Manuel, Patric, Simone, Vittoria & Vittoria i loro nomi – ha realizzato una docu-fiction intitolata “Pajek in Vran – afriška zgodba / Il Ragno e il Corvo – una storia africana”. Il cortometraggio si basa sui racconti di Amen Kokou Doumassi, attivista politico perseguitato nel proprio paese, il Togo, arrivato in Italia come profugo in seguito allo scoppio della “guerra civile telecomandata” in Libia. Invitato in classe, Amen ha dialogato con i ragazzi, raccontando la propria esperienza e spiegando il proprio punto di vista sui fenomeni migratori in atto.
Nel 2012 il Centro studi Nediža, in collaborazione con l’Auser di San Pietro, ha raccolto alcune testimonianze di vita dei primi quindici rifugiati africani arrivati nelle “remote” Valli del Natisone, tra i quali c’era anche il protagonista del nostro film. La guerra, fino ad allora anestetizzata dalla distanza televisiva, si materializzava sulla porta di casa nei panni di coloro che da essa erano fuggiti, costringendoci a fare i conti con “l’ingombrante” realtà di uomini in carne e ossa. Sono passati alcuni anni e Amen è diventato un esempio di quella che potremmo chiamare un’integrazione riuscita: ha trovato un lavoro stabile, una casa e, molto probabilmente, la sua famiglia lo raggiungerà presto.

Il progetto è sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall’Ufficio governativo della Repubblica di Slovenia per gli sloveni d’oltreconfine e nel mondo.
Ulteriori informazioni qui.




BEL VEDERE.
Percorsi nella fotografia di paesaggio

mostra e convegno

Civico Museo Sartorio – Trieste
Venerdì 2 dicembre 2016

LA MOSTRA
Bel vedere mette “in scena” una città costruita utilizzando le fotografie di paesaggio, prive di qualsivoglia gerarchia estetica. Una città per immagini in cui le icone del territorio si manifestano, gli stereotipi ricorrono, gli aspetti minori e periferici affiancano i grandi attrattori culturali. Un luogo in cui la “grande” fotografia è anche una questione di misure, gli album di famiglia parlano la lingua dei selfie, le immagini si fanno manipolare. Bel vedere è la fotografia che si fa guardare e cerca di farsi capire.
Grazie alle fotografie di diversi archivi fotografici regionali, la mostra invita a leggere le immagini con occhio critico, alla scoperta di significati che, volontariamente o meno, ci trasmettono.

Civico Museo Sartorio, Trieste
Largo Papa Giovanni XXIII, 1
Dal 2 dicembre 2016 al 26 Febbraio 2017
Inaugurazione venerdì 2 dicembre ore 18.00

ORARI mostra
lun chiuso
mar mer giov 10.00-13.00
ven sab 14.00-17.00
dom 10.00- 17.00
Ingresso al museo a pagamento.

IL CONVEGNO
Una giornata dedicata alla fotografia di paesaggio.
Un’occasione di riflessione assieme a esperti e studiosi, attorno ad alcuni temi sollevati dalla rappresentazione fotografica del territorio. Si discuterà di argomenti quali: i risvolti dei rapporti tra noi e i luoghi che abitiamo e visitiamo; la funzione della fotografia nel racconto delle trasformazioni urbane; la responsabilità narrativa dei grandi fotografi nell’analizzare il paesaggio.
Inoltre, grazie ad autori e voci critiche, si vaglieranno esempi di come oggi si stia ripensando l’uso della fotografia per rivelare e tramandare il paesaggio.

> leggi ancora

Mattina 10.00 – 13.00

Apertura dei lavori e saluti
Giorgio Rossi, assessore alla Cultura del Comune di Trieste

Presentazione della Rete regionale delle fototeche e degli archivi fotografici
Rita Auriemma, ERPAC – Servizio catalogazione, formazione e ricerca
Luchino Laurora, CRAF

Sessione d’inquadramento generale
Roberto Del Grande, ERPAC, Il paesaggio fotografico visto dall’archivio. Introduzione al convegno
Antonello Frongia, Università Roma Tre, «La città sembrava scomparsa»: nuove linee di ricerca sulla fotografia del paesaggio urbano nell’Italia moderna
Giovanni Fraziano, Università di Trieste, Immaginari e Immaginazione dell’architettura, nella fotografia
Margherita Naim, Università Ca’ Foscari, Venezia, In ricordo di Alberto Prandi
Claudia Colecchia, Fototeca dei Civici Musei di Trieste, Trieste dalla città del Grand Tour alla visione di Giornalfoto
Presentazione di RSF. Rivista di studi di fotografia – Società italiana per lo Studio della Fotografia

Pausa pranzo 13.00 – 14.30

Pomeriggio 14.30 – 17.30

Sessione autori
Ugo Salvini, giornalista professionista, dialoga con:
Roberta Valtorta, Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo, Milano, Fotografia e territorio nella fotografia italiana degli anni Ottanta.
Paolo Caredda, regista, L’età dell’oro delle cartoline
Filippo Minelli, artista, Padania classic
Andrea Pertoldeo, fotografo, Paesaggi mobili
Pierfrancesco Celada, fotografo, Milano, hinterland / fuorinovanta
Claudio Ernè, giornalista professionista, Fotografie di Trieste nella collezione Penco

18:00 inaugurazione e visita guidata alla mostra
Alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura, sport e solidarietà, Gianni Torrenti

LA RETE
La Rete regionale delle fototeche e degli archivi fotografici nasce dalla volontà di consolidare i rapporti tra l’ERPAC e i suoi partner territoriali sui temi che riguardano la conservazione, la catalogazione, la valorizzazione e la promozione dei beni fotografici regionali.
Una comunione d’intenti che, nel corso del 2016, si è tradotta in un protocollo d’intesa sottoscritto da diversi enti, tra fototeche e archivi fotografici, finalizzato alla creazione di una Rete regionale delle fototeche e degli archivi fotografici. Le aspirazioni della Rete si concretizzano in azioni realizzate con metodologie di concertazione permanente finalizzate a ideare e sviluppare attività di varia natura: da momenti di analisi e discussione a incontri e corsi di formazione; dallo scambio di buone prassi all’individuazione di metodologie e linguaggi comuni nella gestione degli archivi; dall’ideazione di attività laboratoriali e didattiche ad attività più propriamente divulgative.

La Rete regionale delle fototeche e degli archivi fotografici è composta da:
• Associazione Italiana Biblioteche, sezione FVG, Trieste
• Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia, Spilimbergo (PN)
• Centro studi Nediža, San Pietro al Natisone (UD)
• Consorzio Culturale del Monfalconese – Fototeca, Ronchi dei Legionari (GO)
• Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine, LIDA-Laboratorio Informatico per la Documentazione Storico Artistica – Fototeca
• Ente Regionale per il Patrimonio Culturale, Servizio catalogazione, formazione e ricerca, Passariano (UD)
• Fototeca dei Civici Musei del Comune di Trieste
• Fototeca dei Civici Musei del Comune di Udine
• Fototeca territoriale CarniaFotografia, Tolmezzo (UD)

iniziativa ideata e realizzata dalla Rete regionale delle fototeche e degli archivi fotografici
a cura dell’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia – Servizio catalogazione, formazione e ricerca.
in collaborazione con il Comune di Trieste




San Pietro al Natisone / Špietar
giovedì 27.10.2016
alle ore 20.30

sala consiliare

presentazione del libro e proiezione del documentario

MLADA BRIEZA

interverrà:
Roberto Del Grande - consulente del Centro studi Nediža, esperto nella gestione e valorizzazione degli archivi fotografici

autore del documentario: Alvaro Petricig
montaggio: Paolo Comuzzi
suono: Renato Rinaldi
durata: 35'


San Pietro al Natisone / Špietar
giovedì 3.11.2016
alle ore 18.30

sala consiliare

presentazione del libro

BAMBINI, SOLDATI, TRENI
1910-1925 La zia Maria racconta


interverranno:
Giovanni Specogna, che ha curato il commento e alcune riflessioni in margine al testo
Vojko Hobič, che descriverà alcuni aspetti tecnici e storici della tratta ferroviaria Cividale-Caporetto
Gigliola Calgaro, nipote di zia Maria, che racconterà i motivi che l'hanno condotta a vedere con i propri occhi i luoghi vissuti dai familiari

tutti sono invitati
 




MLADA BRIEZA
LA "SCUOLA" AVVENTUROSA: UN RACCONTO FOTOGRAFICO, 1974-1983

inaugurazione: 9 settembre 2016, ore 19.00

9_25 settembre 2016
chiesa di Santa Maria dei Battuti
Borgo di Ponte, Cividale del Friuli (UD)

orari:
lunedì_venerdì 10.30_12.30 – 16.00_19.00
sabato e domenica 10.00_19.00

organizzatori:
Centro studi / Študijski center Nediža
Comune di Cividale del Friuli
Kulturno društvo / Circolo di cultura Ivan Trinko

in collaborazione con:
ISK – Inštitut za slovensko kulturo / Istituto per la cultura slovena
 

Le fotografie, i filmati, i documenti presentati in questa mostra si riferiscono ai primi dieci anni di Mlada brieza (Giovane betulla), il “soggiorno culturale-ricreativo per ragazzi” avviato dal Centro studi Nediža a partire dal 1974.
La mostra vuole restituire l'atmosfera di quel tempo, descrivere e raccontare l'esperienza educativa fuori dagli schemi di questa “scuola” alternativa e avventurosa, di grande coinvolgimento emotivo per tanti ragazzi ed animatori delle Valli del Natisone e non solo.

maggiori informazioni




RIBA FARONIKA
piccolo atlante commemorativo

giovedì 5 maggio
ore 19.00
Beneska galerija
via Alpe Adria 69, San Pietro al Natisone

5 maggio – 10 luglio 2016
aperto sabato e domenica
16.00_18.00


SRED VASI
istantanee del cambiamento

sabato 14 maggio
ore 17.00
ex-bar in piazza, Azzida

14 maggio – 10 luglio 2016
aperto sabato, domenica e festivi
15.00_19.00

domenica 15 maggio
ore 12.00
bar da Raffaella, Vernassino

15 maggio – 15 settembre 2016
la mostra rispetta gli orari di apertura del bar
chiuso il martedì per turno di riposo

 

Tre piccole mostre dislocate in altrettanti paesi del comune di San Pietro al Natisone, tra gallerie, bar ed ex-bar di paese. Ciascuna mostra ha caratteristiche differenti ma il comune intento di ricordare quanto successo in seguito al terremoto del 1976 anche nelle Valli del Natisone.

maggiori informazioni




AŽLANJI
FOTO DAL FONDO DEL CASSETTO

sabato 21 novembre 2015
ore 18.00
chiesa di Santa Maria dei Battuti
via Borgo di Ponte, Cividale del Friuli (UD)

21 novembre > 13 dicembre 2015

martedì > venerdì
10.30 > 12.30 – 16.00 > 18.00
sabato, domenica, festivi
10.00 > 18.00
chiuso il lunedì

ingresso libero

Fare una fotografia significa partecipare della mortalità, della vulnerabilità e della mutabilità di un'altra persona (o di un'altra cosa). Ed è proprio isolando un determinato momento e congelandolo che tutte le fotografie attestano l'inesorabile azione dissolvente del tempo.
(S. Sontag)

maggiori informazioni




Presentazione del libro

Olga Klevdarjova
un racconto storico
di Paolo Petricig

a cura del Centro studi Nediža
edito da Cooperativa Novi Matajur
pagine 528
euro 15,00

Il libro sarà presentato domenica 19 luglio 2015 nell'ambito della XXII edizione di Stazione di Topolò_Postaja Topolove, dallo storico-musicista Piero Purini. 
"Verso le quattro" (s'intende, del pomeriggio).

 

"Come agli dei, conviene ai governi allestire scenari di guerra e mandarvi a scannarsi fra loro i mortali".
 

 

> leggi ancora


Racconto «epico», che contiene altresì un’enorme mole di dati storici, Olga Klevdarjova narra di un periodo compreso cronologicamente tra la disfatta di Caporetto dell’ottobre 1917 e la disastrosa ritirata dal fronte del Don del gennaio 1943. Al centro della documentatissima narrazione, intessuta di digressioni che spaziano dai temi filosofici alla storia dell’arte, dall’etnografia alla linguistica, dalla mitologia alle Sacre Scritture (ma con incursioni anche nell’attualità), si collocano le esperienze di persone realmente vissute, originarie delle Valli del Natisone, rimaste travolte dalla grande macina della Storia. A fare da filo conduttore attraverso i tragici eventi che hanno segnato il Novecento, la vicenda personale di Olga Klevdarjova e di suo marito Giorgio, sergente maggiore dell’8° reggimento alpini, combattente sui vari fronti delle guerre d’aggressione fascista, compresa naturalmente la campagna di Russia. Pubblicato a puntate tra il 1994 e il 1996 sul «Novi Matajur» (il settimanale degli sloveni della provincia di Udine), il racconto storico Olga Klevdarjova viene ora raccolto in volume e nuovamente proposto ai lettori in un’edizione filologicamente accurata, che consentirà di apprezzare il suo valore complessivo, la sua articolata costruzione, la molteplicità dei temi e degli stili, l’organicità dei rimandi e delle digressioni.


Paolo Petricig (1929-2005) insegnante, educatore, artista, politico, saggista, instancabile organizzatore culturale. Ideatore e fondatore del Centro studi Nediža e della Scuola bilingue di San Pietro al Natisone.
Ha scritto e pubblicato numerosi articoli riguardanti argomenti storici, di educazione linguistica e di critica artistica, collaborando con diversi periodici. Nel 1970 ha pubblicato il saggio Creatività e sviluppo della personalità e nel 1975 la dispensa di supporto didattico La ricerca d’ambiente nelle Valli del Natisone.
È autore di diverse pubblicazioni per ragazzi, sia in dialetto sloveno che in italiano, firmate con lo pseudonimo Mjuta Povasnica. Nel 1977, in occasione della prima ristampa della Slavia italiana di Carlo Podrecca (1884) ha pubblicato l'ampio saggio introduttivo Note biografiche e di commento. È coautore del saggio La comunità slovena del Friuli (Editoriale Stampa Triestina, 1974) e dell’Atlante toponomastico e ricerca storica del comune di San Pietro al Natisone (Lipa editrice, 1990). Ha pubblicato i saggi: Per un pugno di terra slava (Editoriale Stampa Triestina, 1988); All’ombra del Tricolore (Lipa editrice, 1997); Storia della Slavia friulana – 1. Dalle Origini all’Età del Ferro (Lipa editrice, 1998); Quella ferrovia non s’ha da fare (Lipa editrice, 1999). Ha inoltre curato il volume Valli del Natisone – Nediške doline, importante monografia sui vari aspetti storici e culturali delle Valli del Natisone (Lipa editrice, 2000).

Piero Purini (Trieste, 1968) si è laureato in storia contemporanea all’Università di Trieste. Ha poi frequentato corsi di perfezionamento post laurea presso l’Università di Lubiana e quindi ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Klagenfurt. Si occupa principalmente di movimenti migratori, di spostamenti di popolazione e di questioni legate all’identità e all’appartenenza nazionale: il fatto di aver studiato in Italia, Slovenia ed Austria gli ha permesso di analizzare la storia di una regione etnicamente complessa come la Venezia Giulia in una prospettiva più internazionale ed europea. Affianca all’attività di storico anche quella di musicista. Oltre a numerosi articoli in riviste italiane, slovene, austriache, croate e svedesi, ha pubblicato: Trieste 1954-1963. Dal Governo Militare Alleato alla Regione Friuli-Venezia Giulia (Trieste, Circolo per gli studi sociali Virgil Šček – Krožek za družbena vprašanja Virgil Šček, 1995); Metamorfosi etniche. I cambiamenti di popolazione a Trieste, Gorizia, Fiume e in Istria. 1914-1975 (KappaVu, 2010). Di quest'anno è Rifiuto la guerra, pacifisti, renitenti, disertori, ammutinati, conferenza-concerto dedicata a chi la grande guerra cercò di evitarla.




IN ARRIVO!
 

Paolo Petricig
OLGA KLEVDARJOVA
un racconto storico

a cura del Centro studi Nediža
edito da Cooperativa Novi Matajur
528 pagine
euro 15,00

Dopo la lunga e laboriosa preparazione alla stampa sta per uscire, fresco di tipografia, il libro Olga Klevdarjova – un racconto storico, di Paolo Petricig. Con esso inauguriamo la (prevista, ma non sicura, visto l'andazzo degli ultimi tempi) pubblicazione di tutti gli scritti – editi ed inediti – dell'intellettuale e fondatore del Centro studi Nediža, scomparso ormai dieci anni fa. Tra questi, la ristampa dei saggi Per un pugno di terra slava e All'ombra del Tricolore, che trattano della situazione post-bellica sul confine orientale, entrambi da tempo di difficile reperibilità.
Il lungo racconto Olga Klevdarjova, che potremmo definire un romanzo documentario, è stato originariamente pubblicato in 100 puntate, tra il 1994 e il 1996, sul “Novi Matajur”, settimanale degli sloveni della provincia di Udine. La presentazione del libro è prevista nell'ambito della XXII edizione di Stazione di Topolò – Postaja Topolove, che avrà luogo tra il 10 e il 19 luglio 2015. La data è ancora da definire, faremo sapere.
In preparazione, dello stesso autore, anche Scritture, abissale excursus ancora inedito in volume sulla storia della scrittura, dai primi segni grafici e pittorici nelle caverne preistoriche all'evoluzione della lingua slovena, con particolare riguardo alla letteratura dialettale della Slavia friulana. Contiamo di farcela.




Palinsesti
7.12.14 / 21.12.14 – 3.1.15 / 25.1.15
San Vito al Tagliamento (PN)

inaugurazione
domenica 7 dicembre, ore 15.30
presso l'antico teatro sociale "G.G. Arrigoni"

MODALITÀ D'USO
forme di riutilizzo dell'immagine fotografica
nei progetti editoriali

a cura del Centro studi Nediža
in collaborazione con Roberto Del Grande

Castello
sabato e domenica
10.30_12.30 – 15.30_19.00
 

Nell'ambito dell'edizione 2014 di Palinsesti, rassegna d'arte contemporanea che, grazie alla locale amministrazione comunale, da ventitré anni trova ospitalità negli spazi espositivi di San Vito al Tagliamento, la mostra Modalità d'uso propone una riflessione attorno alla fotografia vernacolare, definizione che comprende le immagini dimenticate nei cassetti e negli album privati delle nostre case e che oggi, in forma digitale, trova un luogo (semi)pubblico di diffusione nei social network. Le fotografie, estratte dai loro luoghi di conservazione o di abbandono, come reperti di un'archeologia dell'immagine, divengono materiale di analisi e danno vita a diverse modalità di riuso.
Questa riflessione si innesta su una tendenza che negli ultimi anni ha visto un vero e proprio rinnovamento dell'oggetto-libro in ambito fotografico (dalla concezione alla diffusione) grazie a nuovi piccoli editori, concorsi, mostre e al fenomeno di auto produzione degli stessi autori, in termini di self-publishing.
Il Centro studi Nediža presenta una serie di fotografie originali utilizzate per la produzione della propria collana editoriale dal titolo Lezioni di fotografia/Učne ure fotografije e una selezione di otto libri di autori italiani ed europei: Robert Beyer; Alessia Bernardini; Andrea Botto; Julia Borissova; Irene Lazzarin; Jana Romanova; Alberto Sinigaglia; Arianna Arcara e Luca Santese (Cesura).

maggiori informazioni




Paolo Comuzzi, Alvaro Petricig
né quando, né mai

(2010-2014)
videoinstallazione

sabato 18 ottobre 2014
dalle ore 19.00
Teatro San Giorgio, Udine

nell'ambito di CONTEMPORANEA 2014
Festival di Nuova Musica
diciottesima edizione
16_29 ottobre

organizzato da
Delta Produzioni
associazione culturale

La videoinstallazione né quando, né mai è stata realizzata nel 2010 per la mostra Storyboard – immagini e tempi narrativi, nell'ambito della rassegna d'arte contemporanea Palinsesti di San Vito al Tagliamento. Si basa sul riuso di filmati familiari in pellicola 8mm e super8 provenienti dall'archivio del Centro studi Nediža e da altri archivi privati, liberamente rimontati in cinque sequenze “oniriche” a prescindere dalla loro provenienza, autore, soggetto, anno e luogo di ripresa. Nell'occasione di Contemporanea 2014 la proiezione simultanea delle cinque sequenze è pensata ad hoc per gli spazi del teatro San Giorgio. A queste se ne aggiunge una sesta, della durata di circa 20 minuti, realizzata appositamente per questa occasione.
Il materiale visivo amatoriale degli anni che vanno dai sessanta agli ottanta del Novecento (gli anni cioè in cui la produzione di immagini si affermava come fenomeno di massa), riorganizzato seguendo affinità estetiche e non tematiche – assecondandone anche le inevitabili imperfezioni analogiche – dà a questo materiale anonimo, deprivato di una contestualizzazione familiare, “storica” e sociologica, la possibilità di una nuova lettura, sempre diversa a seconda del soggetto che la esperisce.





Paolo Petricig (Udine, 6.2.1929 – Cividale, 10.8.2005) fu insegnante, educatore, artista, politico, saggista, instancabile organizzatore culturale. Ideatore e fondatore della Scuola bilingue di San Pietro al Natisone.
Compiuti gli studi all’Istituto magistrale di San Pietro al Natisone, nel 1949 si diplomò presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e, nel 1965, conseguì l’abilitazione all’insegnamento di Educazione artistica nelle scuole di istruzione secondaria.
Come giovane maestro aderì all’MCE – Movimento di Cooperazione Educativa, gruppo che operava a livello nazionale per il rinnovamento radicale della scuola. Nei suoi primi incarichi di insegnante nelle scuole elementari (a Cepletischis nelle Valli del Natisone, e a Ipplis) attuò innovativi metodi pedagogici – per i quali ebbe significativi riconoscimenti – basati sulla libera espressione, sulla corrispondenza con altre scuole in tutto il territorio italiano, sulla conoscenza dell’ambiente con il coinvolgimento delle famiglie e, soprattutto, sulla stimolazione della creatività artistica del bambino. Successivamente divenne insegnante di Educazione artistica nelle scuole medie, incarico che svolse alla Scuola Media De Rubeis di Cividale del Friuli fino al pensionamento.
Petricig fu attivo già dai primi anni cinquanta anche in campo politico, impegnandosi, sia a livello locale che regionale e nazionale, per il riscatto economico e sociale delle Valli del Natisone e a favore dell’applicazione delle norme di tutela della minoranza linguistica slovena in Provincia di Udine. Svolse per dieci anni – tra il 1975 e il 1985 – il ruolo di consigliere provinciale a Udine. > leggi ancora

Nel 1972 con un gruppo di amici e collaboratori fondò il Centro studi Nediža, associazione che si proponeva di affrontare lo studio della Slavia friulana nei suoi vari aspetti, di diffondere i risultati delle ricerche relative a questo territorio e di individuare possibili interventi per il miglioramento della situazione socio-economica dell’area di confine in Provincia di Udine, nonché per la sua valorizzazione culturale.
In questo contesto organizzò dapprima diversi cicli di conferenze, con cadenza annuale, denominati Benečanski kulturni dnevi / Incontri culturali della Benecia, cui parteciparono studiosi di diverse discipline sia italiani che sloveni (dal 1973 al 1992), mentre nel 1974 ideò il primo concorso dialettale Moja vas, attraverso il quale bambini e ragazzi in età scolare, cimentandosi con la scrittura in dialetto sloveno, potessero recuperarne progressivamente la padronanza e l’uso.
Sempre nel 1974, un primo gruppo di bambini prese parte al soggiorno estivo Mlada brieza. Fu proprio questa iniziativa (che proseguì per diversi anni), durante la quale decine e decine di ragazzi svolgevano ogni estate nei paesi di montagna delle Valli del Natisone esperienze di relazione, di conoscenza dell’ambiente e della cultura locale, attività espressive e musicali e di approccio alla lingua slovena, il primo passo verso l’istituzione dell’insegnamento bilingue italiano/sloveno nelle Valli del Natisone e, per la prima volta, nella Provincia di Udine.
A partire dall’esperienza di Mlada Brieza, egli maturò l’idea di istituire una scuola privata bilingue e nel 1980 promosse la nascita dell’Istituto per l’istruzione slovena, da lui a lungo diretto, seguita nel 1984 dalla fondazione della Scuola bilingue (con un centro prescolastico) e, due anni dopo, dall’avvio della prima classe elementare.
Nell’ambito delle attività del Centro studi Nediža, Petricig promosse anche iniziative quali l’organizzazione dei campi-scuola durante l’emergenza del terremoto nel 1976, la prima Scuola di Musica di San Pietro al Natisone e, nel 1977, l’istituzione dell’Associazione Artisti della Benecia, con la Beneška galerija, di cui fu per molti anni presidente e animatore.
Fu attivo anche nei contatti con le altre comunità linguistiche presenti in Italia e all’estero e nel 1994 organizzò il convegno internazionale Lingua dell’infanzia e minoranze, che si svolse a San Pietro al Natisone, a cui parteciparono relatori provenienti da diverse realtà minoritarie europee.Le sue ricerche, il suo insegnamento, i suoi scritti spaziarono dalle questioni pedagogiche a quelle riguardanti la lingua e le minoranze, dall’ambito artistico alla storia delle Valli del Natisone. Come giornalista pubblicista scrisse soprattutto per il «Novi Matajur», settimanale della minoranza slovena della Provincia di Udine. Tra gli anni sessanta e settanta collaborò alla rivista «Cooperazione Educativa», trattando temi di educazione linguistica e artistica.
Nel 1970 pubblicò il saggio Creatività e sviluppo della personalità – L’espressione nella scuola dell’obbligo (ripreso e aggiornato in Ambiente e tradizioni popolari agli occhi del bambino, come introduzione a Il libro dei bambini – L’esperienza artistica come percorso conoscitivo, 2004) e nel 1975 la dispensa di supporto didattico La ricerca d’ambiente nelle Valli del Natisone.
Nel 1977, in occasione della prima ristampa della Slavia italiana di Carlo Podrecca (pubblicata nel 1884) scrisse l’ampio studio introduttivo Note biografiche e di commento (presente anche nella nuova edizione dell’opera, del 2013).
Coautore del saggio La comunità slovena del Friuli (1974) e dell’Atlante toponomastico e ricerca storica del comune di San Pietro al Natisone (1990), nel 1996 pubblicò il saggio Brevi note sulla vita e l’opera di Francesco Musoni, nella ristampa del libro Tra gli Sloveni di Montefosca e, nel 1999, La lezione di Dino Menichini nelle Valli del Natisone.
Pubblicò inoltre i seguenti saggi: Per un pugno di terra slava (1988); All’ombra del Tricolore / Pod senco Trikolore (1997); Storia della Slavia friulana – 1. Dalle Origini all’Età del Ferro (1998), prima parte di un’opera prevista in tre volumi e purtroppo rimasta incompiuta; Quella ferrovia non s’ha da fare / Nesojena železnica (1999).
Fra le numerose pubblicazioni da lui curate, ricordiamo in particolare il volume Valli del Natisone – Nediške doline, importante monografia sui vari aspetti storici e culturali delle Valli del Natisone (2000).
Con lo pseudonimo Mjuta Povasnica scrisse e adattò racconti e favole tradizionali per bambini, sia in dialetto sloveno che in italiano. Tra questi ricordiamo l’albo illustrato Jubiza e Arpit (pubblicato nel 1995 in italiano, sloveno standard, sloveno dialettale, friulano e friulano occidentale); le due antologie dialettali Sonce sieje (1996 e 1998); Le tre anatrine (2001); la raccolta Lo scrigno delle storie / Pravce iz Benečije (2001).
In campo artistico realizzò opere pittoriche e grafiche, presenti in diverse collezioni pubbliche e private; le sue numerose fotografie e i suoi filmati rappresentano un importante corpus archivistico che documenta la vita sociale e le attività culturali degli ultimi decenni del Novecento nelle Valli del Natisone.





mercoledì 13.11.2013, ore 20.00
Cividale del Friuli
chiesa di Santa Maria dei Battuti
OLTRE IL FILO
(doc, Italia-Slovenia-Croazia 2012 – 82’)
regia Dorino Minigutti
prodotto da Agherose (I), Zavod Kinoatelje (Slo), Focusmedia (Hr)

SARÀ PRESENTE IL REGISTA


mercoledì 20.11.2013, ore 20.00
San Pietro al Natisone
Centro culturale sloveno
OLTRE IL GUADO
(horror, Italia 2013 – 90’)
regia Lorenzo Bianchini
con Marco Marchese, Renzo Gariup, Lidia Zabrieszach
produzione Collective Pictures




Riccardo Toffoletti
La fotografia come impegno sociale


Dentro i paesi. Valli del Natisone 1968
Palazzo Frangipane
Sul Torre
ViaRoma26, sede del Cict

Tarcento 7 luglio – 8 settembre 2013
inaugurazione: sabato 6 luglio ore 18.00

orari:
venerdì e sabato 16.30 – 19.30
domenica 10.00 – 12.00; 16.30 – 19.30



 


A quasi due anni dalla scomparsa diverse iniziative ricordano la figura di Riccardo Toffoletti, fotografo impegnato, intellettuale scomodo e instancabile agitatore culturale. Dopo Un mondo alla rovescia, esposizione inaugurata a Udine il 9 giugno scorso che ripercorre la vita e l'attività di Toffoletti, restituendone un ritratto che rispecchia tutta la complessità del suo operato (Gallerie del Progetto di Palazzo Morpurgo, visitabile fino al 18 agosto), anche Tarcento, città di cui Toffoletti era originario, rende omaggio al proprio concittadino.
Due le mostre che si apriranno sabato 6 luglio, a partire dalle ore 18.
Presso la sede del Circolo iniziative culturali di Tarcento di via Roma 26, verrà allestita la mostra Sul Torre, una testimonianza intima e profonda dell’amore per la natura e per Tarcento, in una serie di immagini realizzate da Toffoletti nel 2004 lungo le rive e sul greto del torrente. Nelle sale di Palazzo Frangipane verrà invece allestito Dentro i paesi – Valli del Natisone 1968, il celebre reportage di Toffoletti sulle Valli che il Centro studi Nediža riportò alla luce nel 2007, riconoscendone la sorprendente attualità e “utilità” nonostante i quarant'anni trascorsi dalla sua realizzazione e prima esposizione. La mostra voluta e organizzata allora dal Centro studi Nediža, tra le pochissime dedicate al lavoro fotografico di Toffoletti quando egli era ancora in vita, riportò anche l'attenzione sulla sua figura di fotografo di grande qualità, oltre che come riscopritore e promotore di innumerevoli iniziative su Tina Modotti o come direttore di Perimmagine, la sua rivista “fuori dal coro”, aspetti questi per cui era conosciuto ai più.
Del reportage sulle Valli, a Udine sono esposte alcune stampe vintage del 1968, commentate dalle didascalie originali, mentre a Tarcento verrà presentata integralmente la mostra del 2007, con le ristampe curate personalmente da Toffoletti, accompagnate dai testi redatti in quell'occasione. A corredo verranno inoltre esposti quattro nuovi pannelli con i materiali relativi alla realizzazione dell'indagine fotografica e alla sua prima clamorosa esposizione (reazioni sulla stampa, carteggi con le Forze Armate, lettere) e dove saranno ripercorse le tappe della seconda edizione della mostra, attraverso articoli giornalistici e fotografie. La mostra sarà accompagnata da alcuni brani della trasmissione radiofonica “A più voci” che i programmi regionali della Rai dedicarono all'iniziativa, e sarà visibile anche la videointervista a Toffoletti realizzata da Lorenzo Pevere nel 2005 per la Comunità montana del Torre, Natisone e Collio.

le mostre sono organizzate da:
Città di Tarcento
Centro studi Nediža
Helice Circolo fotografico Tarcento
Cict Centro iniziative culturali Tarcento




Little big press travelling library
Fondazione Forma per la Fotografia
Milano, Piazza Tito Lucrezio Caro, 1
http://www.treterzi.org/blog/
http://www.formafoto.it

1 marzo - 1 aprile 2013
inaugurazione: giovedì 28 febbraio alle 18.30
visita guidata: venerdì 1 marzo alle 18.30
apertura mostra: tutti i giorni dalle 10 alle 20
giovedì e venerdì fino alle 22. Chiuso il lunedì

Con una selezione di circa 80 titoli, la mostra - organizzata dall'associazione 3/3 di Roma - è un'occasione per conoscere la realtà dell’editoria indipendente italiana e internazionale, dove sono rispecchiate le linee principali degli ultimi due anni di produzione e sperimentazione delle diverse forme del libro fotografico. Tra i libri selezionati per l'esposizione anche il nostro Tin Piernu, fotografo di Tercimonte.




FOTOGRAFIA
Festival Internazionale di Roma

Centro studi Nediža e s.t. foto libreria galleria di Roma (http://www.stsenzatitolo.it)
partecipano con un proprio stand
a Photobook Pelanda, MACRO Testaccio,
Piazza Orazio Giustiniani, 4 Roma
nelle serate inaugurali di Fotografia – Festival Internazionale di Roma (http://www.fotografiafestival.it)

giovedì 20 settembre
ore16.00_20.00
venerdì 21, sabato 22 e domenica 23
ore16.00_24.00




giovedì 6.9.2012
San Pietro al Natisone
sala consiliare
ore 17.30
anteprima
CRONACA PERDUTA (2011) – prima parte
regia: Paolo Comuzzi, Andrea Trangoni
ore 21.00
CRONACA PERDUTA – prima parte
replica

giovedì 13.9.2012
Savogna
sala polifunzionale della scuola elementare
ore 21.00
CRONACA PERDUTA – seconda parte
regia: Paolo Comuzzi, Andrea Trangoni

giovedì 27.9.2012
San Pietro al Natisone / Špietar
centro culturale sloveno
ore 21.00
AVVENTURA
Classi Terze della Scuola Media Dante Alighieri di San Pietro al Natisone
anno scolastico 1970-71
accompagnamento musicale dal vivo: Glasbena matica di San Pietro al Natisone
a seguire
PROSTOR V TEJ GALAKSIJI / UN POSTO IN QUESTA GALASSIA (2011)
regia: Alvaro Petricig
v.o. con sottotitoli in italiano




s.t. foto libreria galleria
Centro studi Nediža

presentano

AA.VV. - ANONIMO
foto usate, libri nuovi e trovati

a cura di Matteo Di Castro, Paola Paleari, Alvaro Petricig, Diego Rizzo

MIA - Milan Image Art Fair 2012
4-5-6 maggio - Superstudio Più, via Tortona 27, Milano
orari:
venerdì 4, 12.00_22.00
sabato 5, 11.00_21.00
domenica 6, 11.00_20.00

maggiori informazioni: http://www.stsenzatitolo.it/content/aavv-anonimo-mia-fair-2012

con il sostegno di ISK - inštitut za slovensko kulturo




Sarce od hiše / Il cuore della casa
di Alvaro Petricig

mercoledì 30 de santandria (novembre) 2011
Cineteca Sarda - viale Trieste, 126 Cagliari
in concorso nella sezione "documentari" al Babel Film Festival

Il Festival internazionale Babel, alla sua seconda edizione, è destinato esclusivamente alle produzioni cinematografiche che guardano e raccontano le minoranze, in controtendenza rispetto al contesto del cinema mondiale, dove le grandi produzioni si ostinano a parlare lingue omologate e universali, che appiattiscono, in un certo senso, l’universo dell’espressione umana.
Il Festival si propone quindi di mostrare la ricchezza di diverse aree linguistiche e di contribuire alla testimonianza di una vivacità espressiva che arricchisce l’autore di cinema, influisce sulla sua creatività e ha conseguenze figurative centrali nella definizione della sua opera.




Prostor v tej galaksiji
(Un posto in questa galassia)
di Alvaro Petricig

proiezione del film
nella serata di presentazione del progetto
La tua memoria è la nostra storia

22 novembre 2011, ore 18.30
auditorium Biblioteca Satta - Nuoro

 

La tua memoria è la nostra storia è l'iniziativa promossa dalla Cineteca sarda e dalla Società Umanitaria di Cagliari, sostenuta dall’Assessorato alla cultura della Regione Sardegna, con l’obiettivo di costruire l’archivio della memoria privata e familiare dei sardi.
Il progetto si articola nel recupero, conservazione e valorizzazione di filmati realizzati fino al 1985 che hanno registrato, su pellicole di ogni formato, immagini per documentare le abitudini e le ricorrenze della vita familiare, i momenti quotidiani e le cerimonie, i luoghi e le tradizioni, i volti e i gesti, i viaggi e le vacanze, le attività sportive e le feste. A questi si aggiungono i film amatoriali, documentari o di finzione, realizzati nel tempo libero o nell’ambito delle attività di associazioni culturali, gruppi politici, sindacali, sociali e religiosi, scuole, istituzioni o luoghi di lavoro. > leggi ancora

Antonello Zanda, direttore della Cineteca sarda, ha rivelato che un importante impulso per questa iniziativa di riscoperta è stata la visione de L'uomo di Stregna di Paolo Rojatti, nella versione rimontata a cura di Alvaro Petricig. E per questo l'autore valligiano è stato invitato in questa serata speciale a presentare Prostor v tej galaksiji, suo ultimo lavoro che prosegue nel solco del riuso delle "filmine" di famiglia, iniziato già intorno al 1997 con la realizzazione di Sarce od hiše.
Nel corso della serata, durante la quale verrà presentata una selezione dei 2500 filmati raccolti fino ad ora nell'ambito del progetto, saranno consegnati ufficialmente ai proprietari dell’area nuorese i dvd con le digitalizzazioni dei film che hanno messo a disposizione della Cineteca.




CIAO RICCARDO.
In ricordo di Riccardo Toffoletti, un grande amico – fotografo
e intellettuale controcorrente – che ci ha lasciati.

Nella fotografia l'abbraccio con Ciro, il giorno del loro incontro a distanza di 40 anni da quando Toffoletti, nel corso del suo reportage sulle Valli del Natisone, lo ritrasse che era ancora un ragazzo.




Lubiana, Galerija Fotografija.
Presentazione delle più recenti pubblicazioni del Centro studi Nediža

Mercoledì 12 ottobre
ore 18.00
Galerija Fotografija
Mestni trg 11
Lubiana
 

Il 12 ottobre, giorno in cui si conclude presso s.t. foto libreria galleria di Roma la mostra Useful portraits – Tin Piernu/Cithra Studio, le pubblicazioni fotografiche del Centro studi Nediža – con un focus sulla monografia Tin Piernu, fotografo di Tercimonte, pubblicata da ZTT – saranno protagoniste di una serata di presentazione presso la Galerija Fotografija di Lubiana, prima galleria privata della Slovenia ad occuparsi di fotografia d'autore.
La presentazione dei volumi sarà a cura della fotografa slovena Meta Krese, già autrice di una lusinghiera recensione del libro dedicato al fotografo di Tercimonte sul prestigioso mensile Revija Fotografija e Roberto Del Grande, ricercatore presso l'Università di Udine, che in diverse occasioni ha collaborato con il Centro studi Nediža.




Little big press - 2. edition
venerdì 7 ottobre
ore 18.30
ISA, via del Commercio 13
Roma

Per il secondo anno 3/3 – studio di ricerca sull'immagine fotografica – organizza nell'ambito di FotoLeggendo la mostra Little big press, che verrà inaugurata venerdì 7 ottobre all'ISA di Roma.
L'iniziativa, per la quale sono state selezionate anche le più recenti pubblicazioni del Centro studi Nediža (Tin Piernu, fotografo di Tercimonte, Come scorre il fiume, Niente di personale, Lezioni di fotografia 1. e 2.), nasce per fare il punto sulle tendenze che da qualche anno stanno mutando radicalmente il mondo dell’editoria fotografica. > leggi ancora
Una vitalità sempre maggiore muove l’evoluzione del libro fotografico in una direzione indipendente, autoprodotta e ridotta nella scala, dove piccole case editrici e singoli autori sono sempre più attivi e prolifici in tutto il mondo.
Little big press non è solo una mostra annuale, ma anche una biblioteca itinerante e un angolo specializzato all’interno del bookshop di Officine Fotografiche, centro nato nel 2001 per divulgare e sostenere la cultura dell’immagine. Per l’edizione 2011, la mostra continua ad approfondire la ricerca legata alle più interessanti realtà nel mondo dell’editoria fotografica, con una particolare attenzione a quanto prodotto nel 2010 e nel 2011.
Ulteriori informazioni sui siti http://www.treterzi.org e http://www.fotoleggendo.it





TIN PIERNU/CITHRA STUDIO
Useful Portraits

s.t. foto libreria galleria
via degli ombrellari, 25
00193 Roma

a cura di Matteo Di Castro e Alvaro Petricig

apertura della mostra: 12 settembre 2011, ore 19.00
fino al 12 ottobre 2011
lunedì 15:30-19:30; da martedì a sabato 10:00-19:30

 

Nell’ambito del circuito di FotoGrafia Festival Internazionale di Roma (23 settembre-23 ottobre 2011), s.t. foto libreria galleria presenta, nelle due sale espositive del proprio spazio di via degli Ombrellari, tre mostre che ruotano attorno al tema motherland, scelto come filo conduttore della IX edizione della manifestazione.
La stagione espositiva si apre con Useful Portraits. Tin Piernu/Cithra Studio, un progetto di found photography nato dal recupero di due fondi fotografici del Novecento di matrice assai diversa: l’archivio di un fotografo di paese, Tin Piernu (1922-1990) attivo a Tercimonte, nell’estremo nordest del Friuli, dal secondo dopoguerra fino alla fine degli anni sessanta; e una collezione di ritratti realizzati da uno studio indiano nel decennio successivo del secolo scorso.
Si tratta, in entrambi i casi, di immagini nate per soddisfare le domande specifiche di una clientela privata: foto identitarie, destinate ai documenti di riconoscimento, quelle realizzate da Tin Piernu per i suoi compaesani; foto celebrative, capaci di illustrare le individualità e i legami sociali di una comunità più esigente, quelle firmate dal Cithra Studio di Madurai.
> leggi ancora

Il progetto espositivo - nato dalla collaborazione fra s.t. e il Centro studi Nediža, che all’archivio di Tin Piernu ha già dedicato diverse mostre e pubblicazioni - mette a confronto queste due esperienze ritrattistiche puntando sulla riappropriazione contemporanea del repertorio visivo del passato.
Di Tin Piernu viene proposta una selezione di ritratti in cui protagonista è il materiale foto-sensibile nelle sue potenzialità espressive anche più imprevedibili: dalle lastre su vetro originali sono state tratte delle stampe su carta cotone che portano in primo piano l’intera trama grafica e simbolica di quelle matrici, compresi gli errori di ripresa o di stampa.
Sulle fotografie vintage del Cithra Studio, invece, montate all’epoca in dei passe-partout decorati, si è scelto di operare un ulteriore intervento di riallestimento dell’immagine, producendo delle cornici in cartone telato capaci di amplificare le qualità materiche dell’oggetto-foto.
In occasione della mostra, oltre alle pubblicazioni del Centro studi Nediža dedicate a Tin Piernu e ad altri archivi fotografici locali, da s.t. foto libreria galleria sarà possibile scoprire i libri di foto trovate curati da Alvaro Petricig, fra cui: Lezioni di fotografia e Come scorre il fiume.




EDIZIONI MOSTRE DOC AP