MLADA BRIEZA
la "scuola" avventurosa. Un racconto fotografico, 1974-1983

9_25 settembre 2016
chiesa di Santa Maria dei Battuti
Borgo di Ponte, Cividale del Friuli (UD)

organizzatori:
Centro studi / Študijski center Nediža
Comune di Cividale del Friuli
Kulturno društvo / Circolo di cultura Ivan Trinko

in collaborazione con:
ISK – Inštitut za slovensko kulturo / Istituto per la cultura slovena

 


Le fotografie, i filmati, i documenti presentati in questa mostra si riferiscono ai primi dieci anni di Mlada brieza (Giovane betulla), il “soggiorno culturale-ricreativo per ragazzi” avviato dal Centro studi Nediža a partire dal 1974. > vai


RIBA FARONIKA
piccolo atlante commemorativo
1976-2016

SRED VASI
istantanee del cambiamento
1976-2016

 

Nella mitologia di diversi popoli, la causa dei terremoti è attribuita all'improvviso movimento di esseri mitici o soprannaturali, celati nel fondo delle acque. > vai



AŽLANJI
FOTO DAL FONDO DEL CASSETTO

Cividale del Friuli
chiesa di Santa Maria dei Battuti

21 novembre – 13 dicembre 2015

in collaborazione con
Circolo di cultura Ivan Trinko
Comune di Cividale del Friuli
e con
ISK – Istituto per la cultura slovena

 

Le immagini che presentiamo in questa mostra fanno parte della raccolta privata della famiglia Jussig di Azzida (San Pietro al Natisone), composta da un numero cospicuo di fotografie e da 560 negativi in pellicola di diverso formato, e sono questi ultimi che abbiamo considerato nel nostro lavoro. > vai



MODALITÀ D'USO
Forme di riutilizzo dell'immagine fotografica
nei progetti editoriali


a cura del Centro studi Nediža
in collaborazione con Roberto Del Grande

nell'ambito di
Palinsesti
rassegna d'arte contemporanea

San Vito al Tagliamento (PN)
Castello
7.12.2014 – 25.1.2015
 

Modalità d'uso, l'ambiente archivio
L'insieme delle immagini presenti nei cassetti e negli album privati, quelle dimenticate nei depositi degli enti e delle istituzioni, ovvero ciò che va sotto il nome di fotografia vernacolare, può essere fonte di sorprendenti ritrovamenti. > vai



TIN PIERNU

Esemplare dell'attività del Centro studi Nediža, è il percorso condotto attorno all'archivio Tin Piernu, composto da 1200 negativi su lastra e pellicola che risalgono al periodo che va dalla fine degli anni '40 alla fine degli anni '60 del Novecento.
Tin Piernu, al secolo Valentino Trinco, nasce nel 1922 a Tercimonte, nelle Valli del Natisone (zona di confine – la famigerata “cortina di ferro” – con la ex Jugoslavia, in provincia di Udine), dove muore nel 1990. Conosciuto nel suo piccolo borgo montano d'origine come un uomo dai mille mestieri e dalle mille abilità, svolge nell'arco della sua esistenza un'infinità di mestieri: contadino, falegname, muratore, elettricista, imbianchino, norcino, barbiere... > vai



DERIVA NEI CONTINENTI
Le Valli del Natisone e i luoghi dell'emigrazione
negli archivi fotografici di famiglia

Beneška galerija, San Pietro al Natisone
23 gennaio - 1. marzo 2009

Deriva nei continenti è stata un’occasione per guardare all’emigrazione dalle Valli del Natisone da una prospettiva diversa da quella cui siamo abituati. Di un fenomeno che ha così fortemente segnato questo territorio e la sua comunità – dando per assodati gli aspetti storici, economici e sociali più dolorosi già peraltro abbondantemente e autorevolmente affrontati – ci siamo lasciati alle spalle la retorica che spesso lo ammanta, concentrandoci sulle impressioni scaturite dall’osservazione di una selezione, seppur limitata, di fotografie provenienti dagli archivi privati delle famiglie di origine. Da esse sembra emergere soprattutto il lato “liberatorio” del fenomeno migratorio. > vai



SLOVENJ
La gente della Slavia nel primo Novecento

fotografie di Giovanni Gujon

Antro (Pulfero), centro polifunzionale
(20 settembre – 2 novembre 2008)
San Volfango (Drenchia), ex scuole elementari
(19 luglio – 23 agosto 2009)

Giovanni Gujon (Biacis 1877-Valbruna 1966), sacerdote-fotografo, dal 1904 fu cappellano a San Volfango e dal 1919 fino al 1935 ad Azzida. Appassionato cultore delle novità in campo tecnologico oltre che indefesso animatore sociale, già nei primi anni del Novecento produceva energia elettrica in proprio e possedeva cineproiettore e grammofono. La sua motocicletta fu tra le prime a circolare lungo le strade delle Valli del Natisone – e tale spregiudicatezza lo fece incorrere nelle censure dell’autorità ecclesiastica – sostituita poi da una Fiat 509 di seconda mano. > vai



DENTRO I PAESI
Valli del Natisone 1968
fotografie di Riccardo Toffoletti

Cividale del Friuli, spazi espositivi di S. Maria dei Battuti
(26 maggio - 17 giugno 2007)
Udine, palazzo Florio, sede dell'Università degli Studi
di Udine (13-20 settembre 2007)
Ozzano Taro (PR), Museo Ettore Guatelli
(maggio-luglio 2008)
Fagagna, Museo della vita contadina Cjase Cocèl
(5 settembre - 19 ottobre 2008)
Sežana (Slo), Kosovelov dom
(7 aprile - 1 maggio 2010)

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TIN PIERNU/LUCA LAUREATI
DIALOG

Cividale del Friuli, spazi espositivi di S. Maria dei Battuti
(30 settembre - 16 ottobre 2005)
Lubiana, SEM Slovenski etnografski muzej
(6 luglio - 19 agosto 2006)
Muggia, galleria comunale Negrisin,
nell'ambito della manifestazione Triestèfotografia
(1 - 22 settembre 2007)
Laafeld (Austria), Pavel Haus
(11 aprile - 28 giugno 2008)

Un dialogo a distanza: cinquant’anni separano queste due serie di ritratti e cinquanta chilometri il luogo d’origine dei loro autori. Cinquant’anni e cinquanta chilometri che segnano una distanza incolmabile tra le loro esperienze esistenziali, ricomposta con Dialog su un terreno comune d’indagine: la comunità che viveva e vive alle pendici del Matajur. > vai



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